Come già concordato nell’incontro svoltosi lo scorso 26 marzo all’ufficio casa, ieri pomeriggio l’amministrazione comunale aveva dato appuntamento nella ex sede della Polizia municipale alle stesse associazioni che operano nel quartiere di Pontetetto, con l’intento di raccogliere direttamente sul campo idee e contributi per andare a progettare gli spazi a verde dedicati alla socialità.
In particolare, come ha spiegato l’assessore alle politiche abitative -che era accompagnato dal dirigente e dal funzionario del settore casa- trascorsi ormai nove anni dall’adozione del Piano di recupero ed essendosi conclusi in buona parte i lavori relativi alla realizzazione delle residenze, per la parte rimanente il progetto deve confrontarsi con le mutate esigenze e con il nuovo panorama socio-economico alla luce della crisi che ha colpito il Paese. Per questo, nell’ambito della variante approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel mese di luglio del 2014, l’obbiettivo dell’amministrazione comunale è quello di procedere alla riqualificazione degli spazi pubblici, nell’ottica di aumentare le possibilità d’incontro e conoscenza fra i residenti.
All’incontro erano state invitate la Caritas diocesana e di San Concordio, il comitato viabilità e ambiente, la comunità di Sant’Egidio, l’associazione culturale di San Concordio, la Fondazione casa Lucca, l’associazione Pons Tectus, la San Vincenzo De Paoli, l’associazione delle donne del quartiere Giardino, la locale associazione sportiva, la parrocchia di San Concordio, l’istituto comprensivo Lucca 2 e l’Auser Lucca.
All’appuntamento si sono presentate circa 35 persone (le persone che abitano in alloggi del Comune a Pontetetto sono 251, 63 le famiglie residenti in alloggi Erp: dati estratti nel mese di gennaio 2015) e fin da subito da parte di alcuni cittadini presenti in sala è stata sottolineata l’indisponibilità a confrontarsi sulla sistemazione delle aree a verde senza rimettere in discussione l’intero Contratto di quartiere, in particolare il futuro della cosiddetta “Stecca”. L’amministrazione, dopo avere richiamato i presenti all’ordine del giorno stabilito per la riunione, vale a dire la “definizione degli spazi a verde del Contratto di quartiere II”, constata l’impossibilità di proseguire oltre con il confronto, ha sciolto la riunione, invitando gli interessati a presentare proposte direttamente al dirigente del settore. I contributi, che dovranno essere indirizzati a: m.tani@comune.lucca.it, saranno raccolti e valutati entro lunedì 25 maggio. Dopo di che, se non ci saranno suggerimenti, l’amministrazione comunale procederà sviluppando direttamente l’ipotesi presentata ieri nella riunione, che prevede tre tipologie di spazi a verde: uno di tipo sportivo con la realizzazione di un campo da calcio, uno rivolto alle famiglie e ai bambini piccoli con giochi e attività dedicati e uno rivolto alle persone anziane, con la possibilità di realizzare un campo di bocce, orti sociali, secondo un’esperienza già attivata con successo da diverse amministrazioni locali della Toscana e del Paese.
Mura della “Stecca” imbrattate. Prima dell’avvio della riunione di ieri, l’assessore alle politiche abitative ha potuto constatare la presenza di due scritte comparse sull’edificio della “Stecca”, realizzate con bombolette spray di colore nero. Nelle scritte si legge: “La Stecca va abbattuta. Basta. Portate rispetto” e “Io vado giù”.
L’assessore ha stigmatizzato il gesto di chi, con quelle due scritte, ha imbrattato un bene pubblico: se infatti è diritto sancito dalla Costituzione quello di esprimere la propria opinione, è invece un reato scrivere su edifici che appartengono a tutta la comunità.
Preso atto del fatto, l’amministrazione comunale ha quindi provveduto a segnalarlo a Erp.